Jan van der Ploeg
WALL PAINTING No.444
Untitled, 2017
195,0 x 322,5 cm.
acrylic on wall
“Lavoro sempre in relazione all’architettura in cui il wall-painting verrà collocato. Amo i contrasti che a volte riguardano la forma, altre il colore, altre il ritmo della pittura…Come scelgo i colori? In maniera intuitiva, ci sono combinazioni di colori che preferisco, che appaiono più spesso, ma non seguo mai regole precise come, ad esempio, faceva Sol LeWitt, che utilizzava esclusivamente colori primari e secondari. Mi sento più come un pittore impressionista […]” (Jan van der Ploeg, 2013).
L’artista, noto per i suoi wall-painting, ama “giocare” continuamente con il contesto circostante riempiendolo e travolgendolo di combinazioni cromatiche e forme geometriche. Si tratta di pittura ambientale, sagome astratte monumentali realizzate in colori acrilici e dipinte direttamente sulle pareti dello spazio. In occasione della sua personale alla galleria Renata Fabbri di Milano, Jan van der Ploeg presenterà il wall-painting No. 444 ideato apposta per l’architettura del ristorante.
Jan van der Ploeg è solito lavorare con un linguaggio grafico-visivo facilmente riconoscibile, un marchio di fabbrica che lui stesso ha elaborato e costruito nel corso di tutta la sua carriera. Dal 1997 ha poi iniziato ad introdurre alcuni elementi ricorrenti nella sua pittura tra cui il “GRIP”, il celebre rettangolo dagli angoli stondati che rappresenta il fil rouge della maggior parte delle sue opere.
Insieme al suo intervento murale, l’artista esporrà un dipinto su tela recente. Riguardo al suo approccio artistico positivo, il pittore dichiara che l’arte è un dono pubblico che offre motivazioni sociali e politiche. Le sue opere sono visibili in molti luoghi differenti, come l’Università Bocconi, le strade o, per esempio, un ristorante. Questo dimostra come possano migliorare non solo le istituzioni internazionali, ma anche le sedi più comuni.